Ma quanti sono i bambini che scompaiono nel nulla….?

Uno dei pilastri della propaganda del complottismo pluto-giudaico-pedofilo é sempre stato il mistero dei bambini scomparsi.
Nel dibattito tra i teorici dell’esistenza del supremo complotto ed i fastidiosi (ed odiosi) neo-razionalisti che parlano di logica, di attenzioni alle fonti dalle quali provengono le notizie, di procedure e (orrore!!) di garantismo, questa é l’arma paralizzante, il colpo del K.O. al quale i farisei non sanno rispondere:
“Ma allora come mai spariscono tanti bambini??”

Effettivamente, da qualche parte dovranno pur finire, mi chiedo….
E soprattuto quanti bambini, veramente, scompaiono???

Massimiliano Frassi, presidente dell’associazione “Prometeo Onlus” afferma che:
“Solo nel nostro paese sono migliaia ogni anno, sottratti spesso con la forza, il 20% dei quali non verrà mai più ritrovato”.

Cavolo!!!
Si, insiste Frassi, supportato dalla giornalista Rita Pedditzi, autrice del libro Bambini Scomparsi.
E prosegue affermando che 34 bimbi sono spariti dalla sola Emilia Romagna da Gennaio 2007 a Settembre 2007 (data del post).

Proviamo a consultare altre fonti un poco più autorevoli.

Il sito Troviamo i bambini offre questo dato terribile.
Nel solo 2007 sarebbero spariti 265 minori italiani, considerando che i minori stranieri rappresentano un capitolo a parte di cui parleremo in seguito.
La fonte pare seria poiché i dati sarebbero quelli della polizia di Stato e conterebbero le segnalazioni di ricerca sul territorio nazionale alla data del 4 ottobre 2007.

Nel comitato Troviamo i bambini lavora anche una persona di cui sentiremo parlare spesso in futuro; la dottoressa Maria Rosa Dominici (foto), psicologa, giudice onorario a Bologna e membro dello staff di Beppe Grillo.
La quale parte prudente:
“I casi sono due, anzi tre. O il fenomeno é sottovalutato, o é iper valutato, o non rappresenta la realtà”
Bontà sua.
Ma poi si scatena e ci regala qualche “perla” immortale.
“L’espianto ed il traffico d’organi esiste! Dobbiamo avere il coraggio di dirlo.”
“L’industria cosmetica usa tessuti di bambini” (ecco da dove viene la fragranza del famoso Chanel N.5).

Passiamo ora a Marco Marchese, presidente di mobilitazione sociale, il quale riporta che i minori scomparsi in Italia dal 1991 sono 9.710, di cui la stragrande maggioranza stranieri o rom e questo, come abbiamo già detto, merita un discorso a parte.
Da segnalare che il Commissario straordinario del Governo, il prefetto Rino Monaco, dichiara nel pezzo citato da Marchese:
“Non risulta, invece, alcun procedimento giudiziario sul fenomeno, manifestatosi in alcuni Paesi stranieri, riguardante la tratta di minori venduti per il traffico di organi.”

A questo punto conviene rivolgersi alla vera autorità in materia di scomparsi di ogni specie, la trasmissione cult-trash Chi l’ha visto e, boom, i minori scomparsi trattati sono….. 32.

In verità, il numero dei bambini italiani scomparsi, di cui il programma si é
occupato, é minore dal momento che la lista comprende parecchi scomparsi stranieri come, ad esempio, Madeleine McCann.
Mi chiedo come mai la signora Rita Pedditzi, che lavora per la trasmissione condotta dalla Sciarelli, abbia dati così diversi…..

Continuando a cercare sul web trovo, finalmente, quello che cercavo.
Ogni tanto, per fortuna, qualche giornalista si ricorda di come la professione si eserciti mettendoci il naso in prima persona e non basandosi su fonti altrui.
Carlo Bonini é un giornalista di questo tipo e nel suo reportage va a trovarlo direttamente Buy Generic Cialis Online il commissario di governo, il prefetto Rino Monaco, che coordina la task force nata su idea della ex-deputata Elisa Pozza Tasca, presidente dell’associazione Penelope.
In collegamento con gli archivi del Viminale, la task force raccoglie, dal 1974, i dati di scomparsi volontari o asseritamente non consenzienti.
Dice Monaco che:
“Lo scomparso entra in una delle quattro grandi famiglie in cui sono divisi gli ignoti:
-Allontanamento volontario;
-disturbo della psiche;
-vittima o autore di reato;
-allontanamento per cause sconosciute”.

Logico domandare al Prefetto quanti siano i minori italiani scomparsi…
Dal 1983, il Paese non è riuscito a venire a capo dei suoi minori svaniti nel nulla soltanto in tredici casi (ma il giornale ne cita solo 12. Probabile un refuso di stampa):

– Mirella Gregori (15 anni, Roma 7 maggio 1983);

– Emanuela Orlandi (15 anni, Roma 22 giugno 1983);

– Santina Renda (6 anni, Palermo 23 marzo 1990);

– Pasqualino Porfidia (8 anni, Marcianise 7 maggio 1990);

– Adriana Benedetta Roccia (2 anni e mezzo, Cetraro, 10 giugno 1990);

– Mariano Farina (12 anni) e Salvatore Colletta (12 anni, Casteldaccia, 31 marzo 1992);

– Simona Floridia (17 anni, Caltagirone, 16 settembre 1992);

– Angela Ponte (14 anni, Francoforte, provincia di Siracusa, 2 gennaio 1993);

– Domenico Nicitra (10 anni, Roma, 21 giugno 1993);

– Angela Celentano (3 anni, Monte Faito, 10 agosto 1996);

– Denise Pipitone (4 anni, Mazara del Vallo, 1 settembre 2004).

Qualche tempo addietro questa lista comprendeva altri 2 nomi, quelli dei poveri ciccio e tore.

Se controlliamo questo elenco con quella di Chi l’ha visto vediamo che, al di là di qualche singolo caso (Bruno Romano, Giuseppe Sammiceli, Luca Cristello) questi coincidono.

Ma allora come spiegare i 265 scomparsi citati dalla polizia di stato?

Una chiave di lettura possibile é quella riportata dal sito Bambini scomparsi.
Queste sono segnalazioni, non effettive sparizioni:
“Se, infatti, gli allontanamenti volontari dall’abitazione familiare riguardano soprattutto bambini/adolescenti italiani o comunque appartenenti a famiglie stabilmente residenti in Italia, le fughe dalle comunità caratterizzano, in particolar modo, i bambini delle famiglie nomadi che, non riuscendo ad adattarsi alla nuova vita comunitaria, scappano dall’istituto per tornare presso le famiglie di origine. Nei casi di bambini molto piccoli, sono addirittura le famiglie stesse che li “rapiscono” per riportarli al precedente stile di vita, ovvero all’attività di accattonaggio o al compimento di piccoli furti e borseggi.
Ovviamente, anche queste scomparse o allontanamenti vengono segnalati alle Forze di Polizia e, quindi, incrementano il numero delle segnalazioni annuali.”

Pertanto….
“In conclusione, di tutte le segnalazioni che annualmente si ricevono, solo un 20% circa, a distanza di un anno, rimangono attuali. Tale dato numerico, nel corso degli anni, è destinato a decrescere ancora, perché non è infrequente che il minore allontanatosi volontariamente decida, anche a distanza di tempo, di farsi nuovamente vivo con la famiglia.”

Tenendo presente che….
“Non bisogna dimenticare, poi, che spesso, nel momento in cui un figlio torna a casa, i familiari, comprensibilmente felici per il rientro, dimenticano di informare le Forze di Polizia. Pertanto, può accadere che un minore che risulta formalmente scomparso, sia in realtà tornato presso la propria abitazione.
Per ovviare a tale inconveniente sono state disposte verifiche periodiche sull’attualità delle segnalazioni.”

Rimane il numero dei minori stranieri da trattare.
Il problema é recente poiché figlio dell’immigrazione di massa sofferta dal nostro paese (dunque la setta dei conigli neri che massacra bimbi stranieri, sacrificandoli a Lucifero, non può avere che meno di 10 anni di vita).
La nostra legislazione impedisce l’espulsione dei minorenni ed é facile intuire che quasi tutti gli immigrati di giovane età sprovvisti di documenti tendano a farsi passare per tali al fine di ottenere la permanenza.
Funzionale a questo scopo anche la strategia di fornirsi di molteplici identità onde evitare l’identificazione.
Ragionevole pensare che i 7.000 e passa minori stranieri segnalati e scomparsi siano infinitamente di meno ed é altrettanto probabile che, non solo non siano mai stati rapiti, ma siano scappati di propria volontà e non vogliano essere trovati.
Nè cercati dalle varie Rita Pedditzi d’Italia.

[Tratto dal blog Il Giustiziere del 08/05/2008 – “Bambini scomparsi e capitani di ventura”]

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