Quelli che vengono chiamati abusologi (gli “esperti” che vedono abusi sessuali ovunque!) agiscono quasi sempre nel rispetto della legge, adeguatamente studiata, sapientemente aggirata.
La legge non è perfetta e, in queste condizioni “terrene” di imperfezione, la Giustizia è affidata all’etica professionale di chi lavora.
Purtroppo – e accade meno infrequentemente di quanto si pensi – se i principi etici vengono meno, si puo’ far passare per “giusto” un crimine. Legittimandolo con artefizi e cavilli giuridici.
Per ovviare a questi casi di aberrazione giudiziaria servirebbero nuove leggi capaci di fermare i fenomeni criminali “parassitari” di procedimenti previsti per tutt’altro scopo. E servirebbero soprattutto magistrati consapevoli dell’esistenza di queste manipolazioni e dell’urgenza di bloccarle.
Finora il sitema giudiziario sembra essere stato fortemente tollerante, invece, con gli “abusologi” anche tenuto conto del fatto che i bambini non parlano e se parlano si può far dir loro quello che piu’ aggrada.
Dobbiamo capire – e la vicenda di Avetrana che riecheggia in questi giorni è maestra da questo punto di vista – che l’accertamento della verità in un procedimento per reati INTRAFAMILIARI è qualcosa di delicatissimo e all’interno del quale si agitano i tentativi di depistaggio piu’ fantasiosi e piu’ difficili da scoprire.
I PROCEDIMENTI condotti sui bambini e volti all’accertamento di un abuso attraverso tecniche induttive sono DEVASTANTI.
Alcune ricerche indicano che la cultura del sospetto (in assenza di prove certe) è una cultura di STUPRO DELL’INFANZIA.
I bambini vittime di indagini volte ad appurare un presunto abuso subiscono un DANNO PARI a quello subito dai bambini REALMENTE ABUSATI.
In sostanza e paradossalmente il procedimento giudiziario è (lo dicono le statistiche) nel 92 % dei casi il VERO AGENTE dell’ABUSO SUI MINORI.
In medicina una qualsiasi tipo di indagine che dovesse avere un rapporto DANNO/BENEFICIO così alto (92% di falsi abusi in procedimenti avviati in assenza di prove certe e, soprattutto, connessi con cause di separazione) sarebbe immediatamente DICHIARATO IMPRATICABILE e ILLEGALE.
Nel diritto familiare e nella tutela dei minori, invece, questa cautela non sembra INTERESSARE.
E i bambini possono essere STUPRATI dai cosiddetti abusologi (in genere provenienti dalle fila degli assistenti sociali, genitori malevoli, avvocati, psicologi e psichiatri…)
Ad avviso di chi scrive esistono situazioni frequentissime in cui, essendo dimostrata l’esistenza di un DANNO CERTO al minore causato dalle procedure di accertamento stesse e – IMPORTANTE! – in mancanza di indicatori specifici di abuso*, quelle “procedure” sarebbe meglio – se non addirittura d’obbligo – evitare.
Profondamente addolorato per cio’ che è avvenuto e sta avvenendo ad un numero enorme di bambini nel nostro paese.
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References:
http://www.alienazione.genitoriale.com/i-falsi-abusi-sono-un-abuso/
Prof. Francesco Montecchi – neuropsichiatra infantile, presidente della Onlus “ la Cura del Girasole”
http://www.youtube.com/watch?v=3jifSWQFIkk (Parte 1/3)
http://www.youtube.com/watch?v=zD73sMoyX64 (Parte 2/3)
http://www.youtube.com/watch?v=YpDQNTroPEo (Parte 3/3)
Dr. Gaetano Giordano – Medico, Psicoterapeuta, Presidente CSSAM
http://www.youtube.com/watch?v=Exf2U4FYh6E (Parte 1/2)
http://www.youtube.com/watch?v=Sas2byMoP80 (Parte 2/2)
* leggasi: “prove attendibili o indicatori specifici di abuso”
Prassi consolidate ormai “passate” a cultura popolare
http://www.youtube.com/watch?v=9vceQ2yfwLI
http://www.youtube.com/watch?v=ulKTRNtOhBI