La PAS – o “Sindrome di Alienzazione Parentale” – è una malattia o non è una malattia?
Il problema di voler decretare la “non scientificità della PAS” -una posizione epistemologica discutibile quanto da discutere in dibattiti specialistici- spesso occulta, infatti, la volontà di non prendere in alcuna considerazione i gravi problemi psicopatologici che i comportamenti di questi genitori creano nei figli.
Che la “PAS” sia o no una malattia, ovvero frutto di un comportamento insensato di uno o entrambi i genitori, non conta nulla: quello a cui si deve dare grave attenzione, sono le ripercussioni che l'”amputazione di un genitore” (utilizzo l’ottimo linguaggio dello psichiatra Gianmaria Benedetti, di Firenze) crea nel minore travolto da un sistema conflittivo, nel quale spesso non si capisce se sono i genitori, i legali, i consulenti di parte, o tutti insieme, a creare un contesto patogenizzante.
Si può anche sperare di riuscire ad elencare le prove per cui la PAS non è una malattia. Ma questo che significa? Fregarsene delle tragedie provocate nei minori?
In sintesi, sembra curioso che tutti vogliano dibattere se la PAS è o no una malattia, ma non si preoccupano di evitare le conseguenze delle conflittualità in corso di separazione. Ad esempio Mi sembra strano: molti si preoccupano dei bambini che finiscono sotto il Ritalin, ma -quando si parla di PAS- nessuno si preoccupa di quelli che finiscono sotto la carta bollata di avvocati e periti di parte.
Per questo ritengo che la querelle sulla PAS come malattia o no nasconda interessi di parte, vuoi anche ideologici. O, come a volte ho constatato, gravi problemi personali.
In realtà, la discussione sulla Pas come malattia o come malattia inventata e inesistente, sembra essere solo un ulteriore modo per guadagnare -come psicologi, come psichiatri, come legali o come periti- dalla conflittualità genitoriale.
Negare il “valore scientifico” alla PAS sembra essere infatti il cavallo di battaglia di nuovi sedicenti esperti che, in tal modo, si accattivano le simpatie ed il consenso, anche economico, di quei genitori i cui figli, guarda caso, non vogliono incontrare l’altro genitore.
Detto in altri termini, dibattere sulla esistenza o meno della PAS è un ulteriore modo per cercare consensi e guadagni da un sistema che vive di conflitti e non garantisce ai bambini un adeguato rapporto con entrambi i genitori.
Non sentirete mai, infatti, qualcuno che nega l’esistenza della Pas come patologia sostenere che, comunque, i figli hanno diritto ad entrambi i genitori.
Ed è da qui che si scopre l’intenzione di questi “esperti”
Gaetano Giordano
http://mobbing-genitoriale.blogspot.com/2011/02/la-pas-o-sindrome-di-alienzazione_22.html